Accanto alle ampolle, ai mortai e ai pestelli, utilizzati un tempo per la preparazione dei rimedi omeopatici, sono rimasti 350 volumi superstiti della biblioteca specializzata dell'Istituto: trattati ottocenteschi, rare riviste del primo Novecento, preziosi manuali salvati dal degrado e dalla dispersione e dunque nuovamente consultabili da quanti siano interessati alla "medicina dei simili" e alla sua storia. Naturalmente un posto privilegiato è assegnato ad alcuni testi "sacri" di Samuel Hahnemann, quali il Traité de Matière médicale ou de l'action pure des médicaments homœopathiques e la Doctrine et traitement homœopathique par maladies chroniques, entrambi tradotti in francese dal tedesco a cura di A. J. L. Jourdan, membro dell'Académie Royale de Médecine, e pubblicati a Parigi da Baillière nel 1834 e nel 1846. La Biblioteca è stata restaurata ed è ora conservata presso l'Archivio Storico del Comune di Torino in via Barbaroux 32.>
scarica l'articolo sulla sinossi di Farmacopea Omiopatica Italiana
scarica l'elenco completo dei testi